terça-feira, 7 de dezembro de 2010

Babbo Natale

Babbo Natale è una figura mitica presente nel folclore di molte culture che distribuisce i doni ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale. Babbo Natale è un elemento importante della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in America latina, in Giappone ed in altre parti dell'Asia orientale.

Tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico, il vescovo San Nicola di Mira della città di Myra (antica città dell'odierna Turchia), di cui si racconta che, essendo un vescovo, esortò tutti gli altri parroci della sua diocesi a diffondere il cristianesimo laddove i bambini non avevano la possibilità o la volontà di recarsi in chiesa anche a causa del freddo invernale, che costringeva molti a non uscire di casa. Così li esortò, dicendo loro di recarsi dai bambini portando loro un regalo e di cogliere l'occasione per spiegargli chi fosse Cristo e che cosa avesse fatto per l'intera umanità. I parroci quindi, indossando un pesante soprabito rosso scuro (simile al bordò) per ripararsi dal freddo e portando con loro un sacco pieno di regali, raggiungevano i bambini mediante alcune slitte trainate da cani (e non renne). La leggenda di San Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti.


Il primo personaggio è San Nicola di Mira (più noto in Italia come San Nicola di Bari), un vescovo cristiano del IV secolo. Mira (o Myra) era una città della Licia, una provincia dell'Impero bizantino che corrisponde all'attuale Anatolia, in Turchia.
In Europa (in particolare nei Paesi Bassi, in Belgio, Austria, Svizzera e Germania) viene ancora rappresentato con abiti vescovili e con la barba. Le reliquie di San Nicola furono traslate a Bari da alcuni pescatori e per ospitarle fu costruita una basilica nel 1087. Il luogo è da allora meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli.
San Nicola è considerato il proprio patrono da parte di marinai, mercanti, arcieri, bambini, prostitute, farmacisti, avvocati, prestatori di pegno, detenuti. È anche il santo patrono della città di Amsterdam e della Russia. In Grecia San Nicola viene talvolta sostituito da San Basilio Magno (Vasilis), un altro vescovo del IV secolo originario di Cesarea. Nei Paesi Bassi, in Belgio e in Lussemburgo, Sinterklaas (Kleeschen in lussemburghese) viene festeggiato due settimane prima del 5 dicembre, data in cui distribuisce i doni (il suo compleanno risulta essere il 6 dicembre). L'equivalente di Babbo Natale in questi paesi è Kerstman (letteralmente "uomo di Natale"). In alcuni villaggi delle Fiandre, in Belgio, si celebra la figura, pressoché identica, di San Martino di Tours (Sint-Maarten). In molte tradizioni della Chiesa ortodossa, San Basilio porta i doni ai bambini a Capodanno, giorno in cui si celebra la sua festa.

Prima della conversione al cristianesimo, il folklore tedesco narrava che il dio Odino (Wodan) ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale (Yule), accompagnato dagli altri dei e dai guerrieri caduti.
La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto, riempendoli di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Sleipnir. In cambio, Odino avrebbe sostituito il cibo con regali o dolciumi. Questa pratica è sopravvissuta in Belgio e Paesi Bassi anche in epoca cristiana, associata alla figura di San Nicola.
I bambini, ancor oggi, appendono al caminetto le loro scarpe piene di paglia in una notte d'inverno, perché vengano riempite di dolci e regali da San Nicola - a differenza di Babbo Natale, in quei luoghi il santo arriva ancora a cavallo. Anche nell'aspetto, quello di vecchio barbuto dall'aria misteriosa, Odino era simile a San Nicola (anche se il dio era privo di un occhio).
La tradizione germanica arrivò negli Stati Uniti attraverso le colonie olandesi di New Amsterdam e New York prima della conquista britannica del XVII secolo, ed è all'origine dell'abitudine moderna di appendere una calza al caminetto per Natale, simile per certi versi a quella diffusa in Italia il 6 gennaio all'arrivo della Befana.
Un'altra tradizione folklorica delle tribù germaniche racconta le vicende di un sant'uomo (in alcuni casi identificato con San Nicola) alle prese con un demone (che può essere, di volta in volta, il diavolo, un troll o la figura di Krampus). La leggenda narra di un mostro che terrorizzava il popolo insinuandosi nelle case attraverso la canna fumaria durante la notte, aggredendo e uccidendo i bambini in modo orribile.
Il sant'uomo si pone alla ricerca del demone e lo cattura imprigionandolo con dei ferri magici o benedetti (in alcune versioni gli stessi che imprigionarono Gesù prima della crocifissione, in altri casi quelli di San Pietro o San Paolo). Obbligato ad obbedire agli ordini del santo, il demone viene costretto a passare di casa in casa per fare ammenda portando dei doni ai bambini. In alcuni casi la buona azione viene ripetuta ogni anno, in altri il demone ne rimane talmente disgustato da preferire il ritorno all'inferno.
Altre forme del racconto presentano il demone convertito agli ordini del santo, che raccoglie con sé gli altri elfi e folletti, diventando quindi Babbo Natale. Una diversa versione olandese racconta, invece, che il santo viene aiutato da schiavi Mori, che vengono rappresentati di solito dal personaggio di Zwarte Piet (Pietro il nero), analogo dell'italiano Uomo nero. In questi racconti Zwarte Piet picchia i bambini con un bastone o li rapisce per portarli in Spagna nel suo sacco (un tempo l'Andalusia era sotto il dominio dei Mori).
In Germania, lo stesso racconto trasforma il personaggio in Pelznickel o Belsnickle (Nicola Peloso), che va a trovare i bambini cattivi nel sonno. Il nome deriva dall'aspetto di enorme belva dovuto al fatto che è interamente ricoperto di pelliccia.

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